
I migliori social per promuovere gli articoli del tuo blog (senza perdere tempo e senza spammare)
Sommario
Parte 1 — Introduzione e premessa strategica
Parte 2 — I migliori social per promuovere i tuoi articoli
Gruppi tematici e community attive
Pubblico generalista: come sfruttarlo
Post coinvolgenti e ADS dosate
Visual storytelling e promozione naturale
Reel, storie e caroselli: usi strategici
Call to action nei contenuti
Ideale per blog professionali
Tono, contenuti e relazioni
Come usare i link in modo creativo
Motore di ricerca visivo
SEO e immagini da pin
Strumenti per creare grafiche
TikTok
Microvideo ispirazionali e utili
Video che portano traffico al blog
Quando ha senso usarlo
YouTube
Articoli lunghi? Usa i video
SEO su YouTube e blog
Shorts, tutorial e sinergie
Threads, Reddit e Quora
Thread riassuntivi per testuali
Reddit e Quora: regole e rispetto
Posizionamento attraverso valore
Parte 3 — Monetizzare con i social e costruire relazioni
Strategie sostenibili
Affiliazioni, prodotti, consulenze
Come promuovere in modo etico
Creare un funnel dai social alla newsletter
Perché serve ancora l’email
Lead magnet e strumenti utili
Collaborazioni strategiche
Blogger e creator simili
Guest post, interviste, dirette
Networking umano e rispettoso
Parte 4 — Conclusioni, affiliazioni consigliate e consigli finali
Promozione consapevole
Parlare, non urlare: cambia il gioco
Fiducia, autenticità e pazienza
Affiliazioni consigliate
Hosting, strumenti, piattaforme
Link utili e raccomandati
Consigli pratici per il 2025 (e oltre)
Storie, problemi reali, autenticità
Commenti, costanza e relazione
Scrivere come parli, pensare come lettore

1. Perché usare i social per promuovere il blog
Non basta scrivere: serve farsi leggere
Mettiamo subito le cose in chiaro: puoi scrivere il miglior contenuto possibile, con grafica curata, SEO impeccabile e una headline che farebbe invidia a BuzzFeed. Ma se non lo promuovi nei posti giusti, resterà invisibile. Non è una questione di qualità, è una questione di visibilità.
Il blogging moderno richiede una visione più ampia. Il contenuto non finisce con il tasto “Pubblica”. Inizia lì il vero lavoro: farlo arrivare nelle mani giuste, al momento giusto.
I social sono ponti, non solo vetrine
Spesso si dice che i social siano vetrine. Vero, ma riduttivo. I social sono ponti relazionali. Servono a creare connessioni autentiche, dialogo, riconoscibilità. Sono lo spazio dove il tuo lettore può vederti, leggerti, commentarti, ricondividerti.
Non stai solo “spingendo” un link: stai partecipando a una conversazione.
La regola d’oro: valore prima di visibilità
Prima di capire “dove” pubblicare, chiediti cosa stai offrendo davvero. Un contenuto utile, che risolve un problema o risponde a una curiosità reale, sarà naturalmente più condivisibile.
I social funzionano quando il contenuto è pensato per il lettore, non solo per il traffico.
E se hai paura che nessuno clicchi? Ricorda: meglio 10 click da persone giuste che 1000 da chi rimbalza dopo 2 secondi. La promozione intelligente comincia sempre dal contenuto giusto.
2. I migliori social per i blogger nel 2025
Instagram: la potenza del visual storytelling
Instagram non è solo il regno degli influencer e delle foto perfette. È anche un ottimo spazio per raccontare il dietro le quinte del tuo blog, anticipare un nuovo articolo o creare una community che riconosca il tuo stile.
Usa Canva Pro per creare caroselli accattivanti o infografiche che riassumano il tuo ultimo post. I caroselli sono attualmente uno dei formati più efficaci in termini di engagement.
E non dimenticare le Storie: puoi usarle per fare sondaggi, mostrare un estratto del tuo ultimo articolo o coinvolgere i tuoi follower in modo diretto.
LinkedIn: il regno dei contenuti professionali
Se scrivi contenuti legati a business, comunicazione, crescita personale o tecnologia, LinkedIn è una miniera d’oro.
Qui le persone cercano contenuti di valore, non solo intrattenimento. Condividi articoli accompagnandoli con una riflessione personale, usa i commenti per aprire discussioni e non temere di “riciclare” vecchi post in forma diversa.
Vuoi analizzare l’impatto delle tue pubblicazioni su LinkedIn (e su altri social)? Dai un’occhiata a Metricool: uno strumento ideale per pianificare e monitorare la tua presenza online.
Facebook: sì, funziona ancora (se lo usi bene)
Molti lo danno per spacciato, ma Facebook è ancora un canale validissimo, soprattutto grazie ai gruppi.
I gruppi Facebook tematici sono frequentati da lettori in target, pronti a leggere e commentare se non stai lì solo a “spammare” link.
Partecipa attivamente, dai valore, e quando condividi un tuo articolo fallo in modo naturale: come una risposta a un bisogno.
E sì, anche la tua pagina Facebook personale o professionale può essere utile, soprattutto se il tuo pubblico è sopra i 30 anni.
Pinterest: il motore di ricerca per blogger creativi
Pinterest è sottovalutato, ma per certi blog può essere un game-changer. Se scrivi di cucina, viaggi, design, moda, crescita personale, DIY o blogging, Pinterest è fatto per te.
Qui non si scrolla per passatempo: si cerca ispirazione. E se il tuo contenuto è visivo, pratico e utile, può girare per anni.
Crea pin professionali con Canva, ottimizzali con parole chiave, e inserisci i link diretti al tuo blog.
Non è un social nel senso classico: è un motore di scoperta.
Twitter/X: il microblogging che crea connessioni
Twitter (oggi chiamato X) è una piattaforma perfetta se ami la scrittura sintetica e intelligente.
Puoi condividere estratti dei tuoi articoli, creare thread tematici, coinvolgere altri blogger o commentare news di settore.
Attenzione: su X funziona bene chi crea dialogo, non solo chi condivide link. Se riesci a farti notare come voce autorevole e originale, i click al tuo blog arriveranno.
TikTok: utile anche se non balli
TikTok non è solo per video virali e balletti. Sempre più blogger lo usano per fare micro-pillole di contenuto, rispondere a domande comuni o raccontare in modo creativo il “perché” dietro un articolo.
Hai scritto un articolo su “come usare Google Search Console”? Fanne un TikTok di 30 secondi dove mostri un consiglio pratico.
Poi metti il link in bio, o invita gli utenti a leggere l’approfondimento nel tuo blog.

3. Strategie efficaci per ogni piattaforma
Come adattare i tuoi contenuti ai social
Ogni social network ha il suo linguaggio. Uno degli errori più comuni è condividere lo stesso link allo stesso modo su tutte le piattaforme. Ma un post su LinkedIn non può funzionare su TikTok, e un carosello su Instagram non ha senso su Pinterest.
Ecco un principio semplice ma spesso ignorato:
Non si tratta di cosa pubblichi, ma di come lo presenti.
Per esempio:
Su Instagram, trasforma il tuo articolo in caroselli con frasi chiave o checklist.
Su Twitter/X, estrapola 3–5 tweet citabili e crea un thread.
Su LinkedIn, parti da una riflessione personale che anticipi l’articolo.
Su Pinterest, crea un pin verticale 1000×1500 px ottimizzato per SEO.
📍 Usa Tailwind per pianificare contenuti su Pinterest e Instagram in modo intelligente e automatizzato.
Quando pubblicare: il potere della costanza
Pubblicare a caso porta risultati… casuali.
L’algoritmo premia la costanza, e il pubblico anche.
Non devi postare tutti i giorni su ogni social. Ma devi avere un ritmo chiaro e sostenibile.
Ecco un’idea base:
Instagram: 2–3 post a settimana + stories ogni 2 giorni
LinkedIn: 2 post a settimana, lunedì e giovedì (meglio la mattina)
Twitter/X: 1 tweet al giorno, thread 1 volta a settimana
Pinterest: almeno 5 pin a settimana
Facebook: 3 post settimanali + interazione nei gruppi
TikTok: 1 video ogni 3–4 giorni se vuoi iniziare soft
Puoi automatizzare tutto con strumenti come Publer o Metricool, risparmiando tempo e mantenendo presenza costante.
Coinvolgere il pubblico senza essere invadente
Il rischio del “promuovere troppo” è di sembrare un bot.
Quello che funziona davvero è coinvolgere.
Ecco alcune idee pratiche:
Fai domande dirette legate al contenuto del tuo articolo (es. “Qual è stato il vostro primo fallimento da blogger?”)
Cita qualcuno (con tag!) e stimola una reazione.
Usa sottotitoli nei video, perché molti li guardano senza audio.
Sfrutta le stories interattive: sondaggi, quiz, slider di opinione.
Inserisci frasi brevi e ad effetto nelle grafiche, per catturare l’attenzione.
💡 Un esempio concreto:
Hai scritto un articolo su “Come scegliere un hosting per il tuo blog”?
Crea un carosello con le 3 caratteristiche essenziali da cercare, e alla fine invita a leggere l’approfondimento con un bel “Scopri il miglior hosting per iniziare”.
(Questo è un link affiliato a SiteGround, perfetto se vuoi monetizzare consigliando uno dei migliori hosting per blogger.)
Costruire un piano editoriale realistico
Senza organizzazione, la promozione diventa stress.
Crea un calendario editoriale mensile con:
Titoli degli articoli da pubblicare
Post da associare su ogni social
Obiettivo di ogni post (engagement, traffico, awareness)
Puoi usare strumenti gratuiti come Notion, oppure template già pronti su Etsy.
Il segreto è non strafare: meglio 3 contenuti coerenti e ben pianificati a settimana che 10 confusi.
4. Gli errori da evitare quando promuovi un articolo
Pubblicare solo per vendere (senza dare valore)
Il pubblico non vuole essere venduto, vuole essere aiutato.
Se ogni post è un link con call-to-action tipo “Leggi qui!”, “Vai al blog!”, “Scopri di più!”… rischi di diventare invisibile.
Alterna:
contenuti promozionali
contenuti educativi
contenuti personali (dove racconti un errore, un successo, un dubbio)
In pratica: non essere un venditore, sii un narratore.
Dimenticare l’analisi dei dati
Non tutto quello che pubblichi funzionerà. Va bene così.
Ma se non analizzi i risultati, continuerai a sprecare tempo.
Strumenti consigliati:
Insight nativi delle piattaforme (Instagram, LinkedIn, Facebook)
Guarda:
quali post ricevono più click
quali generano conversazione
quali vengono ignorati
E poi adatta la strategia.
Ignorare il tono del tuo pubblico
Ogni social ha il suo tono.
LinkedIn è professionale, ma non freddo. TikTok è creativo, ma non sempre frivolo. Instagram è estetico, ma può anche essere profondo.
Adattare il tono di voce è fondamentale per risultare autentico e coinvolgente.
Come farlo? Studia i contenuti che funzionano nel tuo settore. Guarda quali parole usano, come impaginano i post, quali formati prediligono.
E poi… resta te stesso. La coerenza paga.

Monetizzare con i social e costruire relazioni
Usare i social per guadagnare: strategie sostenibili
Una delle domande più comuni che ricevo da chi inizia a promuoversi online è:
“Posso davvero guadagnare usando i social?”
La risposta è sì. Ma come sempre, dipende da come li usi.
Affiliate marketing: cosa funziona davvero
L’affiliate marketing è uno dei metodi più accessibili. Puoi integrare link affiliati nei tuoi post sui social, in modo naturale e utile. Ad esempio, se nel tuo blog parli di strumenti per scrivere meglio, potresti inserire un link affiliato a Grammarly Premium o Jasper AI nei tuoi post su X (ex Twitter) o nelle storie di Instagram.
Ma attenzione: non basta “linkare” a caso.
👉 La regola è una: promuovi solo ciò che usi davvero o che hai testato.
Le persone online percepiscono subito se lo stai facendo solo per guadagnare. E quando perdi fiducia, perdi tutto.
Promuovere i propri prodotti (senza sembrare un venditore)
Hai un eBook, un corso o un servizio da offrire? Ottimo.
I social sono una vetrina potentissima, ma ricordati che la vendita diretta spesso non funziona. Soprattutto se è insistente.
Il trucco? Raccontare, non vendere.
Ad esempio, se vendi un corso su come aprire un blog, potresti raccontare in un reel su Instagram “5 errori che ho fatto all’inizio”, e poi chiudere con un invito a scoprire il corso completo nel tuo link in bio.
Funziona, è caldo, umano e… non suona come pubblicità.
Servizi e consulenze: come creare interesse attraverso i post
Se offri consulenze (SEO, copywriting, strategie di branding…), i social sono ideali per dimostrare competenza, trasmettere fiducia e farti conoscere.
Puoi condividere:
Mini case study
Consigli pratici
Opinioni su trend attuali (es. l’algoritmo di Instagram, la reach su LinkedIn…)
Un esempio personale?
Quando ho condiviso un post su LinkedIn con una mia esperienza negativa con un plugin WordPress, mi hanno scritto in 14 per chiedere consiglio. 3 sono poi diventati clienti per consulenze one-to-one. Senza una call to action aggressiva. Solo valore reale.
Creare un funnel: dai social alla newsletter
Perché la newsletter è ancora fondamentale
I social sono efficaci, ma… non sono tuoi.
L’algoritmo cambia, i contenuti si perdono, e basta una regola nuova per far crollare la visibilità.
Per questo costruire una lista email è indispensabile.
La newsletter ti consente di mantenere il contatto con i lettori più interessati, di mandarli sul blog e di proporre contenuti esclusivi.
ConvertKit è una delle soluzioni più amate dai creator, semplice da usare e perfetta per chi parte da zero.
Oppure puoi iniziare da Brevo (ex Sendinblue), molto intuitivo e con piano gratuito ottimo per chi ha pochi iscritti.
Come raccogliere iscrizioni dai post social (senza forzature)
Puoi integrare l’invito all’iscrizione nei contenuti, senza essere invadente.
Esempio: scrivi un post su Facebook dove racconti un problema comune (es. “perché il tuo blog non riceve traffico”) e alla fine aggiungi:
“Ho raccolto 3 tecniche avanzate in una mini-guida gratuita. La trovi nella mia newsletter settimanale qui 👉 andrea-df.com/contact”.
Questo tipo di comunicazione:
Attira chi è realmente interessato
Rafforza la fiducia
Evita l’effetto spam
Lead magnet efficaci: esempi e strumenti utili
I lead magnet sono contenuti gratuiti che offri in cambio dell’email.
Ecco alcuni esempi che funzionano bene:
Checklist (es. “10 cose da fare prima di pubblicare un articolo”)
Mini-corsi via email
Template (es. “calendario editoriale per blogger”)
Puoi creare lead magnet professionali con:
Collaborazioni strategiche e co-marketing
Blogger simili, pubblico condiviso: un’opportunità
Collaborare con blogger affini può portare un enorme valore reciproco.
Cerca profili con:
Pubblico simile al tuo
Tematiche compatibili (non identiche)
Stile e tono coerenti
Condividere un contenuto reciproco, menzionarsi in un reel, fare un carosello a due mani: sono tutte strategie vincenti.
Interviste, dirette, scambi di guest post
Le interviste su Instagram o le dirette su YouTube o Twitch sono perfette per farsi conoscere in modo autentico.
Un’altra idea? Lo scambio di guest post, ma fatto con cura: scrivi un articolo utile per il blog del tuo partner, e ricevi in cambio un link e visibilità sul suo pubblico.
✅ Un esempio utile: puoi vedere come funziona lo scambio di contenuti tra blogger in questo articolo su come aumentare la propria audience grazie ai contenuti collaborativi.
Come fare networking senza essere invadenti
Il networking è una vera arte. Il segreto? Non partire chiedendo. Parti dando.
Commenta post altrui con intelligenza, condividi contenuti interessanti, proponi idee concrete.
Un messaggio freddo tipo “Ciao, vuoi collaborare?” funziona poco.
Meglio:
“Ciao! Ho letto il tuo articolo su come scrivere un piano editoriale, davvero utile. Sto scrivendo qualcosa di simile, pensi che potremmo scambiarci idee per una mini guida a due mani?”
Il tono cambia. E la risposta, nella maggior parte dei casi, è un sorriso e un “volentieri”.

Conclusioni, affiliazioni consigliate e consigli finali
Fare promozione oggi: non serve urlare, serve saper parlare
Se hai letto fin qui, probabilmente hai già capito che promuovere i tuoi articoli non significa semplicemente “urlarli” in ogni dove.
Oggi, promuovere bene significa comunicare valore, creare relazioni, ispirare fiducia.
E sì, serve tempo. Ma soprattutto serve cura.
Ogni social ha il suo ritmo, il suo linguaggio, il suo modo per creare connessioni.
Copia-incollare lo stesso link ovunque e sperare nel miracolo… non funziona più (forse non ha mai funzionato).
Il mio consiglio più sincero?
Scegli 1 o 2 social, quelli che ti piacciono davvero. Studiali, respirali.
Inizia a conversare. A dare. E solo poi, a ricevere.
Quali affiliazioni inserire nel tuo blog e nei tuoi social
Le affiliazioni, se usate con etica e coerenza, sono un mezzo potente per monetizzare il tuo lavoro di blogging.
Ecco alcune piattaforme e strumenti che consiglio (e che uso personalmente):
✅ Strumenti per blogger e content creator:
SiteGround – Hosting veloce e sicuro, perfetto per chi vuole un blog professionale.
Canva Pro – Per creare contenuti visivi accattivanti su ogni social.
Notion – Ottimo per organizzare contenuti, calendario editoriale, idee di post.
Jasper AI – Aiutante per la scrittura con intelligenza artificiale.
ConvertKit – Ideale per creare funnel, automazioni e newsletter professionali.
Brevo (ex Sendinblue) – Ottima alternativa, anche gratuita, per email marketing.
✅ Piattaforme di affiliazione:
Amazon Associates – Perfetta per iniziare: semplice, affidabile, con prodotti per ogni nicchia.
Awin – Marketplace vastissimo, ottimo per trovare brand digitali e fisici da promuovere.
Impact – Per chi vuole affiliazioni con strumenti tech, tool avanzati, app e servizi digitali.
Inserisci i link solo dove hanno senso, in post di valore, guide, tutorial, o nei tuoi contenuti sui social. La fiducia si costruisce… e si può perdere in un attimo.
Tattiche che funzionano ancora nel 2025 (e forse sempre)
Racconta una storia. Le persone non leggono per comprare, leggono per emozionarsi.
Rispondi ai problemi reali. I tuoi contenuti devono aiutare, non solo ispirare.
Mostrati. Una faccia, una voce, un’opinione personale: rendono tutto più autentico.
Cura i commenti. Anche su Instagram o LinkedIn, rispondere crea legami.
Non avere fretta. I social sono un gioco di costanza, non di sprint.
E infine, un consiglio che forse vale più di tutti: scrivi come parli, ma pensa come un lettore.
Chiediti: “Se vedessi questo post da fuori, mi fermerei a leggerlo?”
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