- Blog, SEO, Strategie
- Aprile 22, 2025
- AndreaDF

Come scrivere articoli SEO per un blog che ha meno di 100 visite al giorno
Guida pratica per piccoli blog con grandi ambizioni
Sommario

1. Introduzione: Il potere di partire in piccolo
Se hai un blog con meno di 100 visite al giorno, ti capisco perfettamente.
Ci sono passato anche io, e so cosa vuol dire scrivere per un pubblico che sembra non esserci. Ti impegni, crei contenuti con passione, ma le visualizzazioni non arrivano. Eppure… sai cosa? È proprio da lì che partono le storie più belle.
Questo articolo non è solo una guida SEO. È una mappa per non mollare quando gli altri si scoraggiano. Perché se impari a scrivere articoli ottimizzati per i motori di ricerca, anche il tuo piccolo blog può iniziare a crescere. Lentamente, certo, ma con fondamenta solide.
Ti spiegherò passo passo come scrivere articoli SEO che funzionano davvero, anche quando il traffico è basso. Ti prometto che non sarà una guida fredda e tecnica. Sarà una guida umana, pensata per chi scrive con il cuore e sogna di farsi leggere, anche da una persona sola.

2. SEO per blog piccoli: perché funziona anche con poche visite
La SEO non è solo per i blog da migliaia di visite al giorno. Anzi, è spesso proprio grazie alla SEO che un blog piccolo può cominciare a farsi notare.
Ma cos’è davvero la SEO per blog con poco traffico?
Non è solo “scrivere per Google”. È:
Scrivere per le persone giuste, nel momento giusto.
Creare contenuti ottimizzati ma autentici.
Fare scelte strategiche: keyword a bassa concorrenza, backlink mirati, contenuti evergreen.
Quando hai pochi visitatori, ogni articolo ha un valore immenso. Ed è proprio per questo che la SEO, se fatta bene, può essere la tua arma segreta.
Un esempio vero:
Il mio primo articolo SEO (su un blog da 20 visite al mese) aveva parole chiave cercate da pochissimi. Ma quell’articolo, oggi, mi porta traffico costante da Google da più di due anni.
Questo perché la SEO funziona anche per keyword piccole. Basta sapere come cercarle. E te lo spiego tra poco.

3. Capire il tuo lettore: chi vuoi davvero aiutare?
Prima ancora delle keyword, serve empatia.
Chi sta cercando quello che scrivi?
Immagina il tuo lettore ideale. Non come un “target”, ma come una persona vera. Con un bisogno, una domanda, una frustrazione. Il tuo articolo deve essere come una risposta gentile, chiara, utile. E soprattutto, umana.
Esempio personale:
Quando ho scritto “6 cose che avrei voluto sapere prima di aprire un blog”, pensavo a me stesso di qualche anno fa. Confuso, pieno di entusiasmo, ma anche impaurito. Ho scritto come se stessi parlando a quella versione di me. E l’articolo ha funzionato. Non perché fosse perfetto. Ma perché era sincero.
Scrivi per una persona vera, e il tuo blog non sarà mai davvero “piccolo”.

4. Parole chiave che funzionano davvero (anche con poco traffico)
Entriamo ora nella parte più “SEO tecnica”, ma tranquillo: sarà semplice e pratica.
Quando il tuo blog ha poco traffico, non puoi puntare a keyword da 10.000 ricerche al mese. Sarebbe come cercare di scalare l’Everest in ciabatte.
Quello che ti serve sono keyword a bassa concorrenza, ma ad alta intenzione di ricerca. Frasi come:
“Come scrivere articoli SEO per blog piccoli”
“SEO per blog con poche visite”
“Come avere traffico su blog nuovo”
Sono ricerche che non fanno milioni di click. Ma sono ricerche vere, da persone reali che vogliono risposte. E quelle persone possono diventare i tuoi primi lettori fedeli.
Come trovarle?
Ecco alcuni strumenti SEO gratuiti (con link cliccabili):
Google Suggest (scrivi una parola e guarda i suggerimenti)
Scrivendo articoli attorno a queste micro-keyword, puoi intercettare traffico utile e iniziare a posizionarti anche con un blog nuovo o poco conosciuto.

5. Struttura perfetta per un articolo SEO che si posiziona
Scrivere bene non basta. Per far sì che il tuo articolo venga trovato da Google (e amato dalle persone), serve una struttura SEO pensata anche per i piccoli blog. Quella struttura deve:
Aiutare il lettore a orientarsi
Piacere all’algoritmo di Google
Invitare a rimanere sul sito più a lungo
Ecco come deve essere strutturato un articolo SEO efficace:
1. Titolo principale con parola chiave (H1)
È la prima cosa che Google e i lettori vedono. Deve includere la tua keyword, ma in modo naturale.
Esempio:
✅ Come scrivere articoli SEO per blog piccoli che vogliono crescere
2. Introduzione coinvolgente
Due o tre paragrafi che parlano al cuore del lettore. Puoi usare una domanda, una frase empatica, o un piccolo aneddoto. Qui non servono keyword, serve connessione.
3. Sommario cliccabile o ben visibile
Soprattutto se l’articolo è lungo, inserisci un indice con link alle sezioni. Se usi WordPress, ti consiglio il plugin gratuito Easy Table of Contents, perfetto per questo.
4. Suddivisione in sezioni con H2 e H3
La regola d’oro è: un pensiero, una sezione. Ogni macro-sezione deve iniziare con un H2, e se serve puoi usare H3 per sottotemi.
Esempio SEO:
H2: Come trovare le keyword per un blog con poco traffico
→ H3: Strumenti gratuiti per keyword research
→ H3: Lunga coda: perché è la tua alleata
5. Paragrafi brevi, leggibili, umani
Nessuno legge blocchi di testo lunghi 20 righe. Spezza. Respira. Usa frasi brevi. Ogni tanto, metti in corsivo o grassetto per evidenziare.
6. Keyword principali e correlate inserite con naturalezza
Non devi ripeterle come un robot. Basta che siano:
Nel titolo
In almeno un H2
Nell’URL
Nella prima parte dell’articolo
Nel testo (senza forzare)
Usa anche keyword correlate: parole simili o legate al tuo tema. Google capisce se il tuo contenuto è davvero utile anche da quello.
Strumento utile: LSIGraph (gratuito per trovare keyword correlate in chiave semantica)
7. Link interni ed esterni ben scelti
I link interni servono a guidare il lettore verso altri articoli del tuo blog
I link esterni (a siti autorevoli) migliorano l’affidabilità SEO dell’articolo
Esempio: Se parli di SEO per piccoli blog, puoi linkare articoli tuoi come Come monetizzare un blog con meno di 100 visite al giorno oppure risorse come Backlinko – guida SEO per principianti
8. Call to Action (CTA) umane e gentili
Alla fine di ogni articolo, chiedi qualcosa. Non per forza vendere. Anche solo:
“Scrivimi nei commenti se ci stai provando anche tu”
“Iscriviti alla newsletter per altre strategie”
“Condividi se ti è stato utile”
Chiedere, con gentilezza, crea relazione.

6. Scrivere in modo umano, caldo e coinvolgente
Un piccolo blog ha un vantaggio enorme: può permettersi di essere vero. Autentico. Umano.
Mentre i grandi siti a volte sembrano scritti da IA impersonali, tu puoi fare la differenza con il tono, lo stile e la connessione emotiva.
Come si scrive in modo “caldo”?
Usa la prima persona singolare: il lettore vuole sentire che ci sei tu dietro le parole
Parla come se scrivessi a un amico curioso
Inserisci un’esperienza tua (ma senza esagerare)
Non avere paura di essere gentile, o vulnerabile
Esempio vero:
“Quando ho iniziato questo blog, nessuno mi leggeva. Ricordo ancora il giorno in cui ho ricevuto il mio primo commento: sembrava una festa. Era una lettrice che mi ringraziava per un articolo su come gestire la costanza nella scrittura. Ecco perché oggi ti scrivo questo pezzo.”
Questa scrittura non è “SEO fredda”. Ma è SEO con l’anima. E funziona.

7. Backlink interni ed esterni: come inserirli con eleganza
I link sono fondamentali per la SEO. Ma non devono sembrare forzati. E soprattutto, devono essere cliccabili davvero, non solo “citati”.
Ecco le regole d’oro per usarli al meglio:
🔗 Link interni
Sempre su parole chiave descrittive, non su “clicca qui”
Inseriscili entro la prima metà dell’articolo, se puoi
Collegali a contenuti realmente utili e coerenti con l’argomento
Esempio giusto:
Se stai leggendo questa guida, potresti anche voler capire come monetizzare un blog con pochi lettori
🌍 Link esterni
Collegati solo a siti autorevoli e sicuri (https)
Scegli risorse che aggiungono valore (es. tool SEO, guide, articoli esperti)
Aprili in una nuova scheda (
target="_blank"
se usi HTML)
Esempi utili e cliccabili:
Inseriti con cura, i link fanno due cose meravigliose: migliorano il tuo posizionamento e aumentano la fiducia del lettore.

8. Affiliazioni che funzionano anche con pochi visitatori
Spesso si pensa che servano migliaia di lettori per guadagnare qualcosa. Ma la verità è che, se i tuoi contenuti sono ben mirati e davvero utili, anche con meno di 100 visite al giorno puoi iniziare a monetizzare. Come? Con affiliazioni scelte bene e inserite in modo naturale.
Le migliori affiliazioni per blog piccoli (testate)
1. Amazon Affiliate (Amazon PartnerNet)
Perfetta per chi scrive articoli con consigli, recensioni, tutorial o guide.
Perché funziona:
Commissioni su qualsiasi cosa venga acquistata dopo il clic
Altissimo tasso di conversione
Facile da integrare in post tematici (es. “i migliori tool SEO”, “i libri che mi hanno aiutato col blog”)
2. Affiliazioni per tool digitali
Alcuni strumenti SEO e di content marketing offrono ottime commissioni anche su piccoli volumi.
Consigliati:
Surfer SEO → per ottimizzare articoli
SiteGround → hosting ottimo per SEO e blog WordPress
Canva Pro → per creare grafiche bellissime per i post
3. Thrive Themes o Elementor Pro (per blog WordPress)
Perfetti se parli di blogging, crescita online o SEO. Ottimi margini, anche con pochi clic.
Scopri Elementor
Scopri Thrive Themes
🎯 Pro tip: cerca affiliazioni che usi davvero tu. Quando le raccomandi con sincerità, le persone se ne accorgono — e si fidano.

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