SEO per piccoli blog: guida pratica per partire da zero

SEO per piccoli blog: guida pratica per partire da zero

SEO per piccoli blog: guida pratica per partire da zero

Introduzione

Quando ho iniziato a scrivere il mio primo blog, credevo che bastasse pubblicare contenuti “utili” e “di valore” per arrivare ai lettori. Mi sbagliavo. Gli articoli rimanevano invisibili, come se scrivessi su un foglio lasciato in una grotta.

Poi ho scoperto la SEO. Non quella piena di tecnicismi da manuale universitario, ma quella vera: fatta di attenzione, piccoli gesti e tanto ascolto. Questa guida nasce proprio da lì — dal desiderio di aiutarti a far brillare il tuo blog anche se hai appena cominciato, e anche se oggi hai meno di 100 visite al giorno.

Se sei qui, probabilmente sei stanco di sentirti dire “scrivi contenuti di qualità” senza sapere davvero come farli trovare. Ecco, questa guida è per te.


Sommario

SEO per i blog piccoli

Perché la SEO è fondamentale anche per i piccoli blog

Molti blogger alle prime armi pensano che la SEO sia un lusso per i grandi. Un errore comune. In realtà, è esattamente il contrario: più sei piccolo, più hai bisogno della SEO.

Un esempio reale

Quando ho aperto il mio primo blog, avevo meno di 50 lettori al mese. Poi ho iniziato a ottimizzare articoli vecchi con keyword a bassa concorrenza. Uno di questi, dopo qualche mese, ha portato più traffico di tutti i social messi insieme. Non perché fosse perfetto, ma perché era trovabile.

Cosa significa “fare SEO” per un piccolo blog?

Fare SEO, per te che magari scrivi da casa tra un impegno e l’altro, significa:

  • Scegliere bene le parole chiave: non quelle che usano tutti, ma quelle che usano le persone giuste.

  • Creare contenuti pensati per rispondere davvero a domande specifiche.

  • Usare strumenti semplici per capire cosa funziona (ti farò vedere anche versioni gratuite).

  • Curare la struttura tecnica, anche se non sei uno sviluppatore.

In altre parole: la SEO non è una magia. È buon senso, attenzione e un pizzico di costanza.

Ma serve anche se ho solo 10 articoli?

Sì. Anzi, è il momento perfetto per iniziare. Se applichi da subito delle buone pratiche SEO, ogni contenuto che pubblichi sarà una base solida per il futuro. Un articolo ben ottimizzato oggi, può continuare a portare traffico anche tra un anno.

Alcuni blog che ce l’hanno fatta con la SEO

Ti consiglio di leggere:

Non farti scoraggiare dai numeri grandi: ogni blog che oggi ha successo, ha cominciato con un solo lettore.

SEO per piccoli blog

Le basi tecniche: le fondamenta del tuo blog

Spesso la SEO viene associata a parole come “backlink”, “keyword density” o “algoritmo di Google”, ma la verità è che senza una struttura tecnica solida, anche l’articolo più ottimizzato farà fatica a scalare i risultati.

È un po’ come costruire una casa: puoi arredarla benissimo, ma se le fondamenta fanno acqua… sarà tutto inutile. Vediamo quindi quali aspetti tecnici curare da subito, anche se non sei un programmatore.


Hosting e velocità: quanto conta?

La velocità del sito è una metrica cruciale, sia per l’esperienza utente che per il posizionamento su Google. E uno degli elementi chiave per la velocità… è l’hosting.

Un consiglio personale

All’inizio usavo un hosting economico da pochi euro al mese. Dopo qualche mese, mi accorgevo che:

  • Il sito era spesso offline

  • I tempi di caricamento erano lentissimi

  • Google Search Console mi segnalava LCP (Largest Contentful Paint) oltre i 4 secondi

Dopo aver fatto il passaggio a SiteGround, la velocità è raddoppiata.

Cosa cercare in un hosting SEO-friendly?

  • Uptime garantito almeno al 99.9%

  • CDN integrata (es. Cloudflare)

  • Supporto tecnico rapido

  • Ottimizzazione per WordPress o CMS che usi

📌 Affiliazione utile da inserire qui:
👉 SiteGround – Hosting veloce e affidabile per WordPress
👉 Hostinger – Economico ma ottimo per chi inizia


Struttura del sito: semplice è meglio

Siti complessi confondono i lettori e… anche Google. Una struttura pulita, gerarchica e ordinata è fondamentale per aiutare i motori di ricerca a comprendere di cosa parli e come navigare tra le tue pagine.

Consigli pratici:

  • Crea categorie chiare (non 30! Ne bastano 3-6 ben pensate)

  • Usa URL semplici:
    Da così:
    www.tuosito.it/post.php?id=324
    A così:
    www.tuosito.it/seo-per-blogger

  • Ogni articolo deve essere raggiungibile in 2 o 3 click dalla home

  • Evita duplicazioni di contenuti tra tag, categorie e pagine simili

🔗 Vuoi approfondire? Ti consiglio questo articolo molto chiaro:
👉 Struttura del sito per la SEO – Guida di Ahrefs


Tema e codice: occhio al bloat!

Molti blogger usano temi gratuiti pieni di animazioni, plugin, effetti. Ma tutto questo codice “extra” può rallentare il sito. Ricorda: meno è meglio.

I migliori temi per blog SEO-friendly:

  • GeneratePress – Leggerissimo, super personalizzabile

  • Kadence – Ottimo anche in versione gratuita

  • Astra – Facile da usare, ideale per blog piccoli

Tutti questi sono temi ottimizzati per velocità, struttura e SEO, e puoi usarli con un page builder leggero o con l’editor a blocchi di WordPress.


Responsive e accessibilità

Oggi la maggior parte del traffico arriva da mobile. Se il tuo blog non è responsive, Google lo penalizza. Inoltre, un sito accessibile (con testo leggibile, pulsanti chiari, colori contrastati) migliora l’esperienza e riduce il bounce rate.

🔍 Suggerimenti:


In breve…

Elemento tecnico: Hosting
Da controllare: Velocità e uptime
Strumento/soluzione consigliata: SiteGround, Hostinger

Elemento tecnico: Struttura del sito
Da controllare: Navigazione semplice
Strumento/soluzione consigliata: Sitemap, categorie ordinate

Elemento tecnico: Tema e codice
Da controllare: Pulizia del codice, leggerezza, responsive design
Strumento/soluzione consigliata: GeneratePress, Astra

Elemento tecnico: Responsive & accessibile
Da controllare: Visualizzazione e usabilità da mobile
Strumento/soluzione consigliata: Google Test Mobile Friendly

SEO per piccoli blog

SEO on-page: come scrivere articoli che Google ama (e le persone leggono)

Scrivere per il web non significa scrivere per i robot. Significa scrivere per persone che usano Google per risolvere un problema, e Google lo sa bene. Ecco perché fare SEO on-page oggi vuol dire: scrivere con cura, e poi ottimizzare con intelligenza.

In questa sezione vediamo:

  • Come scegliere e usare le keyword

  • Come ottimizzare titoli, URL, H1 e H2

  • L’importanza della meta description

  • Le buone pratiche di scrittura SEO


Scegliere le keyword: una guida senza paranoia

Non devi inseguire la keyword “perfetta” da 100.000 ricerche al mese. Se hai un blog piccolo, è meglio concentrarsi su long-tail keyword: frasi più specifiche e meno competitive.

Esempio reale

Invece di puntare a:

seo

Punta a:

seo per blog di viaggi con pochi visitatori
come fare seo su wordpress senza plugin a pagamento

🔗 Strumenti gratuiti utili:

💡 Una dritta? Fai una lista di 10 domande che il tuo pubblico potrebbe farsi, e trasformale in articoli SEO.


Ottimizzare titoli, URL, H1 e H2

Questi sono i segnali principali che Google legge per capire di cosa parla una pagina. Ottimizzarli non vuol dire infilarci 10 volte la keyword, ma fare in modo che siano chiari e coerenti.

Titolo (title tag)

  • Deve contenere la keyword principale (se possibile all’inizio)

  • Deve far capire subito l’intento

  • Deve invogliare il click

Esempio: “SEO per piccoli blog: guida pratica per posizionarti su Google”

URL

  • Breve, leggibile, senza stop words

Esempio:
tuoblog.it/seo-per-piccoli-blog
tuoblog.it/la-migliore-guida-seo-per-piccoli-blog-che-vuoi-leggere-oggi

H1

  • Deve essere unico per pagina

  • In genere coincide col titolo, ma senza forzature

H2 e H3

  • Usali per strutturare il contenuto

  • Includi le keyword secondarie (quando naturale)

  • Aiutano Google e il lettore a scansionare meglio l’articolo


Meta description: scrivi per il click

La meta description non influenza direttamente il ranking… ma influisce sul CTR (click-through rate). In parole povere: se scrivi una meta description interessante, più gente clicca sul tuo articolo nei risultati di ricerca.

Come scriverla:

  • Usa un tono umano e concreto

  • Inserisci la keyword

  • Invita all’azione (es. “Scopri come”, “Leggi la guida”, “Ecco cosa sapere”)

  • Max 155-160 caratteri

Esempio: “Scopri come fare SEO per il tuo blog anche con pochi visitatori. Una guida semplice, pratica e aggiornata per posizionarti su Google.”

🔗 Strumento utile per testarla:
👉 Portent SERP Preview Tool


Scrittura SEO: naturalezza prima di tutto

Google è diventato bravo a riconoscere la qualità. Non serve ripetere la keyword ogni tre righe. Conta molto di più:

  • Usare sinonimi e varianti semantiche

  • Scrivere paragrafi brevi e leggibili

  • Alternare testo e titoli per facilitare la lettura

  • Inserire link interni ad altri tuoi articoli

  • Aggiungere link esterni (autorevoli!) se servono

Esempio concreto

Invece di scrivere:

“SEO per blog. La SEO per blog è importante. La SEO per blog aiuta i blogger…”

Scrivi:

“Fare SEO su un blog anche piccolo può fare la differenza. Basta iniziare con le basi: scegliere le parole chiave giuste, curare i titoli, e offrire contenuti utili. Vediamo come.”

Vedi? Sembra scritto da una persona (perché lo è) ma è anche ottimizzato.


Piccola battuta prima della pausa

“Fare SEO è come preparare il caffè per gli ospiti: meglio farlo buono, ma anche ricordarsi di aprire la porta.” 😉

Promuovere i tuoi contenuti: come guadagnare visibilità (e backlink)

Anche l’articolo più SEO-friendly non è utile se nessuno lo trova. In questa parte vedremo come fare crescere il traffico al tuo blog e come ottenere backlink in modo naturale e sostenibile.

1. Fai conoscere i tuoi articoli attraverso i social

I social media sono il miglior punto di partenza per condividere i tuoi contenuti. Non solo per aumentare il traffico, ma anche per ottenere una visibilità iniziale e qualche link da siti o persone che trovano il tuo articolo interessante.

Consigli per i social:

  • Condividi ogni nuovo articolo su tutte le piattaforme social (Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Pinterest)

  • Scrivi caption coinvolgenti che stimolino il click (es. “Ti sei mai chiesto come ottimizzare il tuo blog per Google?”)

  • Se hai una community o una mailing list, fai sapere ai tuoi lettori che hai pubblicato qualcosa di nuovo


👉 Buffer: Strumento per programmare e automatizzare la pubblicazione sui social


2. Costruisci relazioni con altri blogger: l’arte del link building

I backlink sono uno dei segnali più importanti per Google. Ma attenzione: non vanno ottenuti in modo forzato o spammy! Per farlo bene, concentrati sul link building naturale, basato sulla relazione.

Come fare?

  • Commenta sui blog della tua nicchia con commenti utili e significativi (evita il “grande articolo” e scrivi qualcosa che aggiunga valore)

  • Guest post: scrivi articoli per altri blog (spesso puoi includere un backlink al tuo sito nella bio o nel corpo dell’articolo)

  • Interviste o collaborazioni: se puoi, chiedi di essere intervistato o di partecipare a podcast/blog già affermati. Queste collaborazioni possono generare backlink.


3. Ottimizza le tue immagini e contenuti per il web

Un altro modo per aumentare la visibilità dei tuoi articoli è quello di ottimizzare le immagini, per renderle veloci da caricare e facilmente ricercabili. Questo migliora l’esperienza utente e ti aiuta a posizionarti meglio anche nelle ricerche per immagini.

Buone pratiche:

  • Usa sempre immagini con nome file descrittivo (es. seo-per-piccoli-blog.jpg).

  • Tag ALT: descrivi le immagini con keyword, ma senza esagerare. Google le legge per capire il contenuto.

  • Compressione delle immagini (strumenti come TinyPNG aiutano a ridurre il peso senza sacrificare qualità).

🔗 Affiliazione utile:
👉 Canva – Ottimo per creare immagini professionali e ottimizzate per il web


4. Link interni: un’arma segreta per aumentare l’autorità

Quando parliamo di link building, non dimentichiamoci dei link interni! Questi sono i link che collegano le tue pagine all’interno del tuo sito, e hanno una potenza enorme per la SEO.

Come usarli al meglio:

  • Collega ogni nuovo articolo a vecchi post che trattano argomenti correlati

  • Usa anchor text descrittivi: non mettere link con testo come “clicca qui”. Invece, descrivi cosa troverà chi clicca sul link.

  • Non fare overlinking: il troppo stroppia, quindi cerca un equilibrio.


5. Ottieni citazioni senza link: costruire autorità in modo indiretto

Non sempre avrai un link diretto, ma le citazioni (menzioni del tuo sito o nome senza link) possono essere comunque utili per aumentare la tua visibilità e credibilità. Come ottenerle?

Alcuni consigli:

  • Fai in modo che altri blog o giornalisti parlino di te (anche senza link) citando il tuo articolo come fonte.

  • Proponiti come esperto in una nicchia e chiedi di essere menzionato in articoli rilevanti.

🔗 Strumento utile:
👉 Google Alerts – Imposta avvisi per sapere quando ti menzionano online.

 


In sintesi:

Azione: Promuovere sui social
Come fare: Condividi articoli con caption interessanti
Strumento/soluzione consigliata: Buffer, Hootsuite

Azione: Link building naturale
Come fare: Commenta, guest post, collaborazioni
Strumento/soluzione consigliata: BuzzSumo, Ahrefs

Azione: Ottimizzare le immagini
Come fare: Ridurre il peso, usare descrizioni ALT
Strumento/soluzione consigliata: TinyPNG, Canva

Azione: Link interni
Come fare: Collega articoli simili
Strumento/soluzione consigliata: LinkWhisper, Yoast SEO

Azione: Citazioni senza link
Come fare: Fai in modo di essere menzionato
Strumento/soluzione consigliata: Google Alerts


Un’ultima battuta prima di concludere

“Promuovere un blog è come fare la danza del marketing: ci vuole ritmo, pazienza… e qualche passo falso all’inizio, ma con il tempo diventa naturale!”

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